L’estate ai tempi del Coronavirus.
La strategia per l’estate e il rilancio del turismo. Il primo passaggio decisivo è l’apertura dei negozi. Per le seconde case c’è l’ipotesi 18 maggio
Indice di contagio R0 pari a 0,2. È questa la soglia che scienziati e governo ritengono indispensabile per ipotizzare di concedere ai cittadini di spostarsi da una regione all’altra. Vuol dire che il numero dei nuovi malati da coronavirus deve essere praticamente inesistente. O comunque che ci siano pochi casi isolati e gestibili. Sono già state individuate le tappe che serviranno a monitorare l’andamento del virus. Consapevoli che tutto questo condizionerà anche le scelte sulle vacanze, dunque il settore del turismo, fortemente penalizzato dall’epidemia di Covid-19. Una decisione è stata comunque già presa: se non ci saranno nuovi picchi durante le prime due settimane della «fase 2», il 18 maggio potrebbe essere possibile trasferirsi nelle «seconde case» all’interno della propria regione. Su un punto il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia è stato esplicito nel corso dell’incontro con i governatori che si è svolto ieri: «Non saranno consentite ordinanze creative — ha detto —, soprattutto nel corso dell’estate»