8 Marzo, ricorrenza singola o percorso d'amore?

09.03.2025 18:25 di  Matteo Cupellaro   vedi letture
Fonte: Matteo Cupellaro
8 Marzo, ricorrenza singola o percorso d'amore?

8 Marzo 2025.

Come ogni anno,in questo giorno si festeggia la tradizionale festa della donna. Il giorno in cui si celebra, per così dire, l'importanza e soprattutto la dignità di questa creatura così meravigliosa. Ma a parte questa ricorrenza, cosa significa realmente questo evento? Un qualcosa fine a sé stesso, oppure un qualcosa con un valore molto più ampio?

E soprattutto, siamo in grado di capire la differenza tra le due cose?

Si,perché se da una parte il giorno singolo,una volta trascorso, viene poi dimenticato fino all'anno successivo, il valore più profondo resta impresso per sempre. Per essere più precisi, facciamo un salto indietro nel tempo. Nei tempi diciamo antichi, quasi preistorici. A quel periodo la figura della donna veniva vista come un qualcosa di materiale, uno strumento dal quale ricevere momenti di svago e con il quale divertirsi, in quanto uomini, magari per festeggiare la vittoria di una battaglia o per celebrare il proprio ego mediante il suo possesso. La donna era schiava dell'uomo, nel vero senso del termine.

Spingendoci poco più avanti, si arriva a tempi per cosi dire più evoluti. Anche qui, la donna era comunque vista come colei che deve dedicarsi alla famiglia,badare ai figli, attendere con gioia l'arrivo del marito, sostenendolo in tutto e per tutto anche a costo di sacrificare se stessa. Se questo non accadeva, la pena peggiore poteva essere la morte. Morte fisica, nei tempi più arcaici, ma anche psicologica, nei tempi moderni.

Guai se una donna si fosse permessa di esprimere una propria passione, o peggio  se avesse fatto richiesta di essere libera o voler lavorare. L'uomo questo non poteva accettarlo, era una cosa contro natura( almeno per lui).

Anche a distanza di anni, anche se più sviluppati, gli ideali sulla donna sono stati sempre gli stessi, con i dovuti miglioramenti del caso. Rispetto al passato, infatti, oggi una donna è completamente libera. Per fortuna sono passati i tempi in cui esisteva la violenza fisica e mentale,in caso di ribellione. Oggi per fortuna non è più così. Una donna studia,lavora, è indipendente, non costretta a sposarsi per forza con il primo venuto solo per contribuire alla sopravvivenza della dinastia.

Non costretta a calpestare la propria dignità. Quindi,problema risolto. 

O forse no. Allora perché esistono ancora i femminicidi? Strano,no?

Allora il problema non è affatto risolto. La verità è che nonostante tutti i progressi, i tempi sono cambiati soltanto in apparenza. 

È vero che oggi la figura femminile ha più libertà, ma solo in teoria. Ci sono ancora i pregiudizi del dover licenziare una donna incinta, di tradire alla prima occasione perché l'uomo è uomo(volgare scusa), di pretendere che una donna debba starsene a casa perché è suo dovere e diritto.

La mentalità è sempre quella. Senza nulla togliere ai passi avanti fatti, ma la strada per l'uguaglianza è ancora lunga. Se mi lasci perché ti tradisco, non solo non lo accetto, ma mi permetto anche di ucciderti. Tu sei una donna e sei di mia proprietà.

Il pensiero dei falsi uomini vigliacchi esiste ancora, senza generalizzare, ma ancora radicato. 

È vero che si dice che molte donne siano diventate praticamente uomini, che siano diventate ormai più intolleranti, e che il valore della famiglia sta facendo difficoltà a restare a galla. 

Ma la verità è che la responsabilità di tutto ciò è anche degli uomini. Figlie che hanno visto le loro madri sopportare anni di tradimenti,schiavitu', sottomissione. E che una volta cresciute, e acquisita più forza interiore, non ne vogliono più sapere di mettersi al servizio di qualcuno buttando nel cestino il proprio futuro e la propria personalità.

Quindi,la famiglia scomparirà? Le donne sono diventate tutte brutte e cattive?

Ancora una volta la risposta è no. O almeno, dipende anche dagli uomini.

Una famiglia si crea se si è in due a sostenersi,rispettandonsi,amandosi,. Non a parole. Nei fatti.

Inutile festeggiare l'8 Marzo come se questo fosse il giorno più importante dell'anno, se poi il 9 Marzo abbiamo già dimenticato tutto.

Le donne vanno amate sempre,tutti i giorni, ogni secondo,ogni ora. Ci donano la vita,ci insegnano a vivere,ci salvano. Le vere donne non hanno bisogno di farsi trattare male da un uomo per sentirsi forti. Lo sono già da sole. Cosa che noi uomini non riusciamo a fare.

Questa ricorrenza diventa importante se rappresenta l'inizio di un percorso. Altrimenti resta fine a se stessa. 

Per andare nel pratico... una donna lavora? Torna la sera stanca? Talmente stanca da non poter cucinare? Se un compagno con la C maiuscola ci tiene davvero, impara a farlo. Impara a mettere i panni nelle lavatrici. Impara a pulire la casa. Responsabilità e aiuto al 50 per cento. 

Questo vuol dire rispettare. Altrimenti sono soltanto parole al vento. 

Chi uccide per possesso, non ha capito niente delle donne. E ha problemi seri con sé stesso. A quel punto, meglio prima migliorarsi e imparare ad amarsi.

Tutti quanti siamo capaci di fare sesso. Una vera donna può invece prenderci per mano e insegnarci a fare l'amore. 

E l'amore, quello vero, vince sempre, e resterà per sempre.

Tanti auguri, donne, e buon 8 Marzo. Per salvare questo mondo, e tentare di portarlo ancora verso la pace, abbiamo bisogno di voi. Oggi più che mai.