L'ALTRA META' di Antimo Iunco
Antimo Iunco e sua moglie Carla si sono conosciuti 14 anni fa durante una festa di amici in comune così come ci racconta lei in esclusiva per la nostra rubrica L'altra metà.
"Io ed Antimo ci siamo conosciuti nel febbraio del 2004 a Verona, città nella quale abbiamo deciso di vivere, ad una festa e da quella bellissima serata siamo ancora insieme e più uniti che mai".
Come ti ha conquistato?
“Ci siamo subito piaciuti e lui ha da subito saputo conquistarmi“.
Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
“Mi ha fatto innamorare il suo modo di amarmi, di farmi sentire la ‘SUA’ donna”.
Un suo pregio?
“È un ragazzo dal cuore d’oro, è sempre pronto ad aiutare coloro che sono in difficoltà, la bontà è sicuramente il suo pregio insieme all’umiltà“.
Un suo difetto invece?
“Quello che più mi infastidisce è il disordine e purtroppo dopo 14 anni di vita insieme non sono riuscita minimamente a modificare questo aspetto della sua personalità(ride,ndr).
Com’è Antimo Iunco nella vita privata?
“È una persona allegra, solare e sempre disponibile”.
Qual è il ricordo più bello del giorno del vostro matrimonio?
“Senza dubbio il momento del mio ingresso in Chiesa, vedere la gioia e la commozione nei suoi occhi, finalmente il nostro sogno si stava realizzando”.
Ricordi la proposta di matrimonio?
“Si ero appena tornata a casa dal lavoro e lui aveva scritto ti amo con dei petali di rosa, si è inginocchiato come nelle più romantiche storie d’amore e mostrandomi un anello mi ha chiesto se volevo condividere con lui il resto dei nostri giorni“.
Come è nelle vesti di papà?
“Con i nostri due bambini Andrea Maria e Jacopo rispettivamente di 8 e 5 anni, che sono la gioia più grande della nostra vita, Antimo è un papà amorevole ed apprensivo tra maschi si intendono benissimo giocano insieme alla play station, ascoltano tanta musica e chiaramente giocano tanto a calcio, è un papà presente e mi aiuta moltissimo nella gestione dei bimbi”.
Chi cucina in casa?
“In casa cucino sempre io, lui non è capace. Premetto che mi ritiene un’ottima cuoca e questo mi fa molto piacere perché a me piace tanto cucinare”.
Il suo piatto preferito?
“Sono le lasagne che gli preparo quando voglio prenderlo per la gola".
Come trascorrete il tempo libero?
“Lo dedichiamo interamente ai nostri bimbi che sono veramente impegnativi, andiamo al parco giochi, al bowling, al mare che noi tutti amiamo in maniera incondizionata".
È una persona scaramantica?
“No, prima di una gara ascolta musica che gli da la giusta carica”.
Cosa non ti piace del suo lavoro?
“Detesto i ritiri, risposta banale ma è così“.
Cosa ami invece?
“Del calcio amo davvero tutto, ci ha regalato tante emozioni e tante gioie, purtroppo quest’anno mio marito, a causa di un infortunio, non ha giocato ed è stata davvero dura soprattutto per Antimo, l’ho visto soffrire tantissimo perché per lui il calcio è la vita e non vede l’ora di rientrare in campo, con tanta grinta ha affrontato il percorso di riabilitazione e nei momenti di sconforto ho sempre cercato di sostenerlo e di motivarlo. Sebbene lontano dal campo di gioco, non ha mai smesso di supportare i suoi compagni e di credere che il Cittadella, squadra alla quale è particolarmente legato”.
Cosa vorresti dirgli attraverso questa rubrica?
“Vorrei dirgli che ha una grande forza interiore che gli ha sempre consentito di riemergere ed anche questa volta la costanza e la professionalità lo premieranno ed io e i bimbi tiferemo sempre per lui e non vediamo l’ora di rivederlo in campo“.
Grazie Carla per questa intervista.
“Grazie a te Barbara, saluto tutti i vostri lettori”.