L'ALTRA META' di Arkadiusz Milik
Come vi siete conosciuti? Quando?
"Ci siamo conosciuti quasi 6 anni fa, al centro commerciale a Katowice, in Polonia, nel negozio Zara. Ero con mia mamma, cercavo un regalo per mio cognato. Arek si è avvicinato a me, mi ha chiesto il numero di telefono, ma io non gliel'ho dato, allora mi ha chiesto l'amicizia su FB. Dopo 2 ore ho ricevuto l’invito da parte sua e così è cominciata la nostra storia. Non sapevo che lui fosse un giocatore di calcio, però mi è piaciuto subito”.
E' stato amore a prima vista?
“Assolutamente si’! Quando l'ho visto per la prima volta mi tremavano le gambe. Non dimenticherò mai il suo sorriso, i suoi occhi che mi guardavano, ho capito subito: questo è l’amore”.
Come ti ha conquistato?
“Mi ha conquistato con il suo carattere forte, io cerco sempre di avere attorno a me persone forti. Lui mi riesce a motivarmi ogni giorno. Io sono una persona più fragile, ho bisogno di qualcuno che mi dia forza. Arek è un uomo forte, molto maschile, un tipo di persona che cercavo da sempre”.
Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
“Ecco, la sua forza”.
C’è un difetto che non sopporti?
“Non posso dire che non sopporto qualcosa. Arek qualche volta è un poì impaziente. E’ un perfezionista, tutto deve andare secondo le sue aspettative”.
Com'è nella vita privata?
“Arek sorride e scherza sempre! Quello che non potete vedere attraverso i media, nella vita vera lui è così. Per il pubblico lui è abbastanza chiuso, non si scopre facilmente. E' molto affettuoso, ama la sua famiglia, gli piace passare il tempo con loro, con gli amici, con me. Protegge molto la sua vita privata”.
Ha dei tatuaggi?
“Non h dei tatuaggi e nemmeno io. A lui non piacciono, non pensa di farli. Forse potrebbe fare un eccezione solamente per tatuarsi il nome del figlio in futuro, ma il tatuaggio dovrebbe essere nascosto, ad esempio nella parte interna del dito. Io invece non riuscirei a immaginarmici nel futuro, una donna a certa età, anziana, con i tatuaggi. Credo non sia bello dal punto di vista estetico”.
Pensate mai al matrimonio?
“Pensiamo al matrimonio, certo. Ma siamo ancora molto giovani,Arek ha 23 anni e io 22. Sarebbe una cosa bellissima, ma vorremo farlo con la piena responsabilità, vogliamo maturare nelle nostre decisioni”.
Chi cucina in casa?
“Io cucino e mi occupo di casa, tutto deve funzionare. Arek deve concentrarsi solamente sul suo lavoro, pensare agli allenamenti, alle partite di calcio. Quando invece è in vacanza spesso mi prepara la colazione e me la porta al letto. Amo questi momenti!”
Qual è il suo piatto preferito?
“Lui è uno sportivo e deve mantenere la sua dieta. Al mattino spesso mangia la crusca con frutta, specialmente con la banana, chiarificata al burro. Poi ovviamente le proteine: pollame, pesce e ogni tipo di verdura. La pasta non gli piace più di tanto, qualche volta la mangia, ma deve essere “gluten free”. Devo dire che però è goloso, gli piacciono i dolci, specialmente il tiramisù! Purtroppo non li può magiare spesso…”
Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari?
“Gli preparo un dolce con i datteri e ovviamente il tiramisù”.
Cosa ti piace di più del lavoro del tuo compagno?
“Mi piace che lui sia determinato nel suo lavoro. C’è anche un po’ di rivalità fra i giocatori della squadra, ma tutto questo è pura forza ed è bello. Come ho detto prima, a me piace la forza di Arek e lo sport la fa vedere ancora di più. Quando Arek esce sul campo si fa sempre il segno della croce, così da essere ancora più forte. Questo mi fa tenerezza”.
Cosa detesti invece del suo lavoro?
“Non è un lavoro facile. Siamo sempre con le valigie in mano, ci spostiamo spesso da un posto all’altro. Devi dire “addio” a un posto e subito adeguarmi al posto nuovo, devi lasciare gli amici che ti sei fatto per tutti questi mesi o anni. Però non posso dire che odio qualcosa, oppure che non mi piaccia questa vita. Cerco di essere sempre positiva. Certo, vorrei vivere in un posto, stare con la mia famiglia, con gli amici, ma per adesso va bene così. L'importante è che sono vicino all' uomo che amo”.
Come trascorrete il tempo libero?
“Quando Arek ha il giorno di pausa andiamo in barca, al mare. Spesso ceniamo al nostro ristorante preferito Da Cicciotto. Lì troviamo la tranquillità. Ci piace andare anche al piccolo ristorantino, vicino a casa nostra, sempre al mare. Ci prendiamo l’amaca e l'appendiamo per riposarci, con un bicchiere di vino, oppure con una tazza di thè o caffe quando fa freddo. Amiamo questi momenti, la nostra vita privata”.
Qual è la sua dimostrazione d’amore quotidiano?
“Arek ogni giorno mi dice: „kocham cie” (in polacco „ti amo”) una decina di volte. Lo apprezzo molto. Siamo sempre più forti nel nostro amore. Ci supportiamo tutte e due, Arek ne aveva bisogno specialmente dopo l’incidente sul campo, ma per fortuna è tornato subito in forma. Si sveglia e si addormenta con il sorriso, questa è la più bella cosa di lui”.
Cosa gli auguri per la sua carriera?
“Gli auguro di non arrendersi mai. L'importante andare avanti, senza fermarsi. Anche se fai due passi indietro, dopo sicuramente ne farai altri in avanti. E' quello gli ripetevo ogni giorno quando era in ospedale. Quando aspetti la fortuna per tanto tempo vuol dire che sarà grande, ma arriverà a piccoli passi”.
Come lo chiami nel privato, il suo soprannome?
“Semplicemente – Aro”.
C'è qualcosa che vorresti dire al tuo lui attraverso questa intervista?
“Arek, ti amo tanto! Sono la donna più felice di questo mondo ad avere a fianco un uomo come te. Non cambiare mai, rimani come sei, per sempre… “